Come diventare allevatore di cavalli

Diventare un allevatore di cavalli non è solo una questione di passione per la razza equina o di business che si può generare dal mondo equestre. Bisogna ponderare diversi aspetti, porsi degli obiettivi e fare dei sacrifici. Iniziare un progetto di questo tipo non è una decisione da prendere alla leggera. Ecco i dettagli da non sottovalutare.

I primi passi

Quando si decide di diventare un allevatore di cavalli, è necessario innanzitutto disporre di una solida base economica. Dopodiché si dovrà ottenere il brevetto di allevatore, presentare la dichiarazione di inizio lavori alla ASL del Comune di competenza, aprire una Partita IVA e iscriversi al Coni. L’iscrizione al Comitato Olimpico Nazionale Italiano serve per poter aderire ai programmi di sovvenzione a fondo perduto, come il Piano di Sviluppo Rurale o il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

L’ambiente ideale per i cavalli

Un altro passo fondamentale per realizzare una scuderia è avvalersi dello spazio necessario per far crescere gli esemplari. Il cavallo ha un ciclo di vita che va dai 25 ai 30 anni e che raggiunge la maturità intorno ai 5 anni. Per indole ha bisogno di spazio per muoversi e correre. Pertanto, la proprietà dovrà essere allestita nel modo più adeguato e disporre di diversi campi coperti e all’aperto.

Chi vuole diventare un allevatore di cavalli dovrebbe sapere che il pavimento di queste aree dovrà essere in parte in sabbia, e quindi destinato al salto, al trotto o al passo. In parte dovrà essere erboso, nonché ricco di fieno ed erba medica che serve per il pascolo. I solchi di terra devono avere un buon drenaggio. In caso contrario, se il pascolo si dovesse allagare, il suo potenziale alimentare sarà distrutto e i cavalli avranno difficoltà a camminare attraverso pozzanghere e fango.

Cos’altro fare per diventare un allevatore di cavalli

Quando si desidera diventare un allevatore di cavalli ci si deve inoltre impegnare per testare la qualità dell’acqua del proprio ambiente destinato all’allevamento. Dovrà essere buona e in grande quantità. Infatti, il cavallo ha bisogno di bere molta acqua, dai 15 ai 35 litri al giorno.

L’area del pascolo dovrà essere costantemente controllata e pulita. Si dovranno inoltre cercare buche nel terreno per evitare la presenza di talpe e serpenti. È utile evitare di avere pile di legna, tronchi o spazzatura: tutto questo consente ai roditori di riprodursi e attira i serpenti. Le recinzioni non devono mai essere in filo spinato perché i cavalli potrebbero rimanere intrappolati con i piedi per sbaglio.

Altri dettagli da non sottovalutare

Un buon allevatore dovrà altresì impegnarsi per avere una buona conoscenza ed esperienza su come si lavora con i cavalli e su come si allevano. Per diventare un allevatore di cavalli bisogna conoscere le razze equine e scegliere quelle che meglio si adattano all’ambiente in proprio possesso. Non è necessario avere fretta di allevare razze rare o esotiche: è meglio iniziare con una specie equina più “semplice” da gestire e allevare.

Quello che serve a chi vuole diventare un allevatore di cavalli

Naturalmente, quello che abbiamo appena detto è solo una parte di quello che si deve fare per diventare un allevatore di cavalli. Ci sono tanti altri dettagli che si possono imparare leggendo libri e grazie ad appositi corsi di formazione. Infine, non bisogna dimenticare che è opportuno munirsi di tutti gli strumenti del mestiere. Uno di questi è il nostro Foaling Alarm. Scoprite tutti i dettagli a riguardo QUI.

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